L’instabilità
e l’ambivalenza dei comportamenti che frequentemente sono presenti nella
modalità relazionale borderline hanno una logica interna: placare il senso di
confusione nell’avere insieme due esperienze opposte. Il paziente con BPD non
tollera vissuti opposti, non li può conciliare: «Se tu mi ami tanto perché ti
arrabbi?».
L’impossibilità
di decodificare messaggi per lui non chiari lo induce a operare uno split che
si manifesta attraverso una forma di pensiero e comportamento dicotomico: o
tutto o nulla, o buono o cattivo, o idealizzato o svalutato. Provare nello
stesso momento e nei confronti delle stesse persone o delle stesse situazioni emozioni
o sentimenti opposti richiama l’imbroglio relazionale. I soggetti con BL
possono avere solo un’emozione alla volta, altrimenti si sentono impazzire, non
tollerano gli errori: un comportamento sbagliato della persona che idealizzano
«de-struttura il loro mondo».
Gabriella Gionfriddo,
La trama relazionale borderline. Traduzione gestaltica dei criteri diagnostici
del DSM -5 (Modello ‘Alternativo’),
in
G. Salonia (ed.), La luna è fatta di
formaggio. Terapeuti gestaltisti traducono il linguaggio borderline, Ed. Il
pozzo di Giacobbe, pag. 71
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