Anche oggi, nella postmodernità, la
presenza della donna crea scardinamento degli equilibri. Per troppo tempo la condizione
umana è stata pensata partendo da un registro maschile e in esso rimanendo.
“Pensare la differenza sessuale a partire dall’universale uomo significa
pensarla come già pensata, ossia pensarla attraverso le categorie di un
pensiero che si regge sul non pensamento della differenza”. “Dal modello
onnipotente dell’uno e del molteplice, è necessario passare al due, un due che
non sia due volte uno stesso, nemmeno uno più grande e uno più piccolo, ma che
sia fatto di due realmente diversi”. Si tratta - è la lezione di Antigone – di cambiare
radicalmente le forme del vivere insieme tra donna e uomo nella città e nella
casa: si tratta di avviarsi verso un reciproco, rispettoso, costitutivo ed
interessato ascolto dell’altro.
Giovanni
Salonia, La grazia dell’audacia. Per una lettura gestaltica dell’Antigone,
ed. Il Pozzo di Giacobbe, 2012, pagg.
27-28
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