Vivere la nostra unicità…


Per vivere la nostra unicità in modo sereno – non colpevole e non arrogante – dobbiamo aver accettato di essere ‘separati’, non per cattiveria (nostra o altrui), ma perché questa è la prima grande vocazione di ogni umano: essere sé stesso. Non esprimersi per paura che la propria diversità non venga accettata (e ci si trovi dunque di fronte alla squalifica o al rifiuto) significa tradire sé stessi. Solo chi vive con serenità il fatto di essere unico, inevitabilmente diverso dagli altri, può diventare il ‘poeta’ della propria esistenza, ovvero può affrontarla con coraggio e apertura creativa, pronto al rischio e alla bellezza di un incontro non confusivo e di una distanza non umiliante o vendicativa. La ricerca ossessiva del consenso impoverisce noi e il mondo nel quale siamo inseriti.
Giovanni Salonia

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